Formazione

SEMINARI CONDOTTI DA SIMONA BUCCI

 

Simona Bucci si è formata a New York dove ha studiato con Alwin Nikolais, uno dei grandi maestri del Novecento. A lungo danzatrice e assistente del coreografo americano, al presente unica ad avere ricevuto dalla Nikolais-Louis Foundation la certificazione per tenere corsi di formazione per insegnanti in tecnica Nikolais, porta avanti e sviluppa il lavoro del maestro e il proprio attraverso corsi di perfezionamento rivolti a danzatori e coreografi.

 

Alwin Nikolais è stato uno dei caposcuola della coreografia moderna americana, ma anche uno dei maggiori pedagoghi della danza del secondo dopoguerra. Americano di nascita, di genitori russo-tedeschi, trova le sue origini artistiche nella danza tedesca di R. Laban e M. Wigman attrverso la figura di Hanya Holmassistente della Wigman trapiantata a New York sin dagli anni ’30. Innovatore del concetto di danza, Nikolais vede nell’analisi del movimento i fondamenti della sua ricerca per lo sviluppo di un processo artistico consapevole, unico e originale, non codificato e predefinito in schemi e stili. La sua definizione della danza come “ art of motion” articolata sulla relazione tra corpo, forma, spazio e tempo è ancora oggi uno strumento prezioso per fornire ai danzatori la consapevolezza del gesto in rapporto alle leggi universali del movimento e alla metodologia creativa. La sua pratica di insegnamento porta alla presa di coscienza delle possibilità del singolo e della capacità che il corpo ha, di trasformarsi in altro da sé grazie alla connotazione metaforica dell’arte della danza. Con Nikolais il corpo è in perenne metamorfosi: corpo tecnicamente pronto a mutare registro dinamico e formale per catturare la qualità di nature diverse.

 

Su questa grande eredità pedagogica lasciata dal Maestro Nikolaissi basano i seminari e i corsi di formazione tenuti da Simona Bucci.Articolati in classi di tecnica, teoria, improvvisazione e composizione, queste lezioni mirano, attraverso un lavoro sul corpo come strumento primario di quest’arte, cercando di liberarlo da tensioni non necessarie che spesso interferiscono con l’intento creativo e alla ricerca di un uso più consapevole della sua meccanica perché diventi così strumento duttile e disponibile alle necessità del danzatore e, attraverso l’indagine delle diverse possibilità estetiche del movimento e le leggi fisiche con cui è in costante dialogo, a dare al danzatore gli strumenti necessari per stimolare la ricerca di un’espressione consapevole e originale che rispecchi il proprio intento creativo.