GIORGIO E IL DRAGO

Coreografia: Simona Bucci

Interpreti: Fabio Bacaloni/Eleonora Chiocchini/Michela Paoloni Roberto Lori

Musica originale: Paki Zennaro

Costumi: Massimo Missiroli

Luci: Gabriele Termine

Scenografia: Angelo Linzalata

 

Coproduzione: La Corte Ospitale, Rubiera, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali– Dip. dello Spettacolo Regione Toscana, Civitanova Danza – AMAT

Durata : 55 min

GIORGIO E IL DRAGO

SPETTACOLO LIBERAMENTE ISPIRATO ALLA LEGGENDA DI SAN GIORGIO E IL DRAGO

Fascia d’età consigliata: 5-8 anni

 

LA TRAMA

Tre personaggi in scena: Giorgio e i suoi due compagni d’avventura,

Meda la sua amica e l’asino parlante Gaso.

Giorgio e Meda sono due giovani allegri e giocosi se non fosse per la pigrizia di Giorgio, la sua indolenza, la sua mancanza di coraggio, non ama l’avventura preferisce la comodità della sua tenda, il tepore della sua coperta e la morbidezza del suo cuscino, è goloso e vuole sempre mangiare.

Meda invece è curiosa non sta mai ferma vuole conoscere il mondo e finisce per infilarsi in situazioni difficili.

Gaso, è un vecchio asino saggio e un po’ arcigno che tratta Giorgio con fare sarcastico perché infastidito dalla sua natura, ma sarà proprio Gaso a convincere Giorgio ad andare in soccorso dell’amica in pericolo e ci riuscirà non trasformandolo in un cavaliere senza paura, ma facendogli fare tesoro della sua natura vulnerabile e realizzare che il grande mostro una volta affrontato si rivela essere solo frutto dell’immaginazione.

 

LE TEMATICHE PRINCIPALI

Spettacolo concepito per un pubblico giovane (dai 5 agli 8 anni) che ruota attorno alla figura di San Giorgio e il Drago come metafora del bene che vince il male ma riletta in chiave antieroica dove in realtà il coraggio e la forza di combattere il male nascono dalla consapevolezza delle proprie debolezze.

Gli elementi che rappresentano la paura, la pigrizia, l’indecisione, la vulnerabilità… diventano simbolicamente corazza, scudo e spada di un cavaliere quotidiano.

 

LE FONTI

 

Lo schema tradizionale del cavaliere coraggioso che si espone in prima persona per salvare la debole fanciulla che troviamo nella tradizione cristiana e nel mito di S. Giorgio, è già presente nella mitologia classica, con Andromeda salvata da Perseo in volo su Pegaso, da qui nasce il gioco dei nomi dei personaggi: AndroMeda e PeGaso.